Inaugurazione del nuovo Ospedale distrettuale “Mario Maiani” a Sheraro, Etiopia.
Giovedì, 20 febbraio 2014, a Sheraro è stato inaugurato il nuovo Ospedale, l’unico per la popolazione di una vasta aerea. A Sheraro e nel circondario vivono normalmente circa 50.000 persone che diventano il doppio durante la stagione delle piogge, quando convergono dal resto della regione interi nuclei familiari per coltivare la terra concessa dal governo. Nelle vicinanze, inoltre, si trovano due campi profughi di eritrei fuggiti dal loro paese, che ora potranno contare su un ospedale per le emergenze non curabili negli ambulatori dei campi.
In Etiopia, un Paese con oltre 87 milioni di abitanti, la mortalità materno infantile è in diminuzione, ma questo non evita che siano ancora molte le donne e i bambini che muoiono soprattutto per complicanze da parto. Il 94% delle donne partorisce senza essere assistite da personale sanitario. E per quanto riguarda l’assistenza post partum, solo il 34% ha accesso a cure e assistenza a causa delle grandi distanze e della scarsa offerta di servizi disponibili. In questi ultimi anni il Ministero della Sanità etiopico ha investito sulla formazione delle ostetriche il cui numero è comunque assolutamente insufficiente per i bisogni del Paese.
L’Ospedale è stato finanziato nel 2011 da Mario Maiani (1925-2012) , un veterinario di Caldana in provincia di Grosseto, che ha destinato i suoi beni personali alla costruzione di strutture sanitarie nelle aree dei Paesi in via di sviluppo in cui non è garantito il diritto alla tutela della salute e alla cura. Il progetto di Sheraro è l’opera maggiore finanziata da Maiani e porterà il suo nome come richiesto dalle autorità che gestiranno la struttura all’interno del sistema sanitario pubblico, il Tigray Regional Health Bureau, ossia il Ministero della sanità del Tigray.
Uomo schietto e generoso, Mario Maiani ha voluto che nell’Ospedale fossero accolte e curate soprattutto le future mamme, per far sì che la mortalità materno-infantile potesse essere sempre più contrastata.
L’Ospedale è stato inaugurato alla presenza delle massime autorità regionali e nazionali (Presidente del Tigray, Ministro della Sanità, istituzioni locali civili e religiose). L’Italia è stata dall’IISMAS (Istituto Internazionale Scienze Mediche Antropologiche Sociali), l’associazione-onlus, cui Mario Maiani ha affidato il compito di gestire il progetto di costruzione e che opera da oltre 25 anni in Tigray.
All’inaugurazione è stato invitato ufficialmente dal Ministro della Sanità Etiopico il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera San Camillo-Forlanini di Roma, Prof. Aldo Morrone, uno dei massimi esperti mondiali di Medicina delle Migrazioni, della Povertà e di Malattie tropicali, cui Mario Maiani si era rivolto sin dalla fase iniziale del progetto chiedendo che facesse da garante per la realizzazione dell’Ospedale e soprattutto fosse il Referente scientifico per tutte le attività cliniche e assistenziali da svolgere.
Inoltre il Prof. Morrone, nella fase successiva alla consegna dell’Ospedale alle autorità locali, promuoverà le ulteriori attività di formazione e aggiornamento clinico-scientifico a tutto campo, allo scopo di aumentare il know how del personale sanitario locale con il contributo dell’ esperienza di medici italiani ed europei.
Il Prof. Morrone intende, con l’inaugurazione dell’Ospedale, mantenere fede alla promessa fatta all’amico Mario, come lui, così vicino all’Africa, e avviare progetti con le autorità locali, condividendo i saperi e le competenze italiane per accrescere e confrontarsi con quelle etiopiche. Un fattivo contributo al raggiungimento dell’obiettivo della costruzione della salute globale e di un ponte immaginario tra Roma e l’Africa.