“Ripensare lo sviluppo”
2009 08-10 December
Consiglio Nazionale delle Ricerche – Piazzale Aldo Moro, 7
Ingresso Via dei Marrucini
Roma, 9-11 Dicembre 2009
“Il PIL non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della loro educazione e della loro gioia…non comprende la bellezza della poesia…o i valori familiari. Non misura la nostra arguzia né il nostro coraggio, né la nostra saggezza, né la nostra compassione…Misura tutto, eccetto ciò che rende la vita degna di essere vissuta” (Robert Kennedy)
PRESENTAZIONE
L’eliminazione della povertà rimane il presupposto fondamentale per creare una società più giusta e coesa: garantire ad ogni essere umano il diritto a condurre una vita dignitosa ed essere integrato nella propria comunità, genera vantaggi per tutti.
Il 2010 sarà l’anno europeo della lotta alla povertà e all’esclusione sociale, oltre ai provvedimenti concreti che andranno pensati per diminuire le tante forme di indigenza, sarà necessario trovare nuovi punti di riferimento, partendo dalla concezione che vi può essere crescita anche attraverso la via del togliere e non dell’aggiungere, dedicando attenzione alla qualità della vita piuttosto che alla quantità dei consumi e dando spazio a beni di tipo diverso.
Il concetto di salute, non più riconducibile alla mera assenza di malattia ma al benessere totale, fisico, mentale e sociale di ogni individuo, costituisce il presupposto teorico fondamentale per una nuova “idea” di sviluppo. Eppure sembra che la medicina stessa, adeguatasi sempre più alla logica del profitto e non a quella della vita e della salute, diventi stimolo per un inappropriato consumismo diagnostico, farmacologico e terapeutico ed escluda dai suoi benefici proprio chi ne ha più bisogno. Ancora oggi l’80 per cento della popolazione mondiale non ha accesso alla prevenzione e alla possibilità di cura che invece la ricerca scientifica ha consentito di raggiungere.
In quasi trenta anni di lavoro all’Ospedale San Gallicano di Roma, con una intensa attività di accoglienza e cura delle persone più deboli e a rischio di emarginazione, si è data risposta a questo tipo di domanda di salute, mettendo a punto modelli innovativi di assistenza sanitaria caratterizzati da un più facile accesso ai servizi, riduzione dei costi, eliminazione di esami di laboratorio non indispensabili. Questo lavoro scientifico, clinico, di ricerca e di formazione viene oggi sviluppato dall’Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni Migranti e il contrasto delle malattie della Povertà (INMP).
Consapevoli della interdipendenza di tutti gli esseri umani, siamo profondamente convinti che il contrario della paura sia la conoscenza. Solo attraverso l’incontro con l’altro, portatore di saperi e di specificità, è possibile scoprire che i confini non sono linee che dividono, ma luoghi di incontro dove la “sfida” diventa difficile e vera. Dura e affascinante.
Tutti questi temi saranno approfonditi nelle diverse sessioni del Convegno, con un’ottica multidisciplinare, grazie alla partecipazione di ricercatori, medici, infermieri, psicologi, assistenti sanitari, antropologi, sociologi, insegnanti, rappresentanti di Amministrazioni pubbliche, Scuola, Volontariato, Enti locali, membri di Istituzioni e Società scientifiche italiane e straniere.
L’iscrizione al Workshop è aperta a tutti. L’accreditamento E.C.M. riguarderà un totale di 150 partecipanti così suddivisi:
– 70 INFERMIERI
– 25 MEDICI
– 35 PSICOLOGI
– 10 ASSISTENTI SANITARI
– 10 EDUCATORI PROFESSIONALI
Al fine di evitare spiacevoli incomprensioni, si comunica che l’accreditamento dei partecipanti, appartenenti alle categorie riportate sopra, dipenderà esclusivamente dalla data di invio della domanda stessa.