Scardella P., Morrone A., Piombo L. – Altocontrasto, Roma, Gennaio 2009
Questa breve pubblicazione vuole essere uno strumento, sintetico e semplice, per affrontare il delicato e complesso problema dell’educazione alimentare e dei molteplici rapporti che legano l’alimentazione e la migrazione, nel nuovo panorama sociale. È ormai noto che l’acquisizione in giovane età di un sano stile di vita che contempli corrette abitudini alimentari ed un adeguato livello di attività fisica è il principale fattore per promuovere e mantenere, durante tutto l’arco della vita, un buono stato di salute: più precoce è l’intervento educativo, maggiore è la probabilità di conservare le buone abitudini in età adulta.
In Italia, i bambini in sovrappeso sono circa il 30% e di questi il 10% è obeso; esiste un trend in aumento e tendenzialmente le regioni del centro e del sud presentano una prevalenza di sovrappeso più alta rispetto a quelle del nord.
Inoltre, i movimenti migratori e la forte presenza di persone immigrate, pongono la necessità di valutare la prevalenza di obesità e di alcune malattie correlate nelle popolazioni straniere presenti nel nostro Paese e di mettere a punto strategie preventive efficaci.
Alimentazione, quindi, come bisogno essenziale ed elemento fondamentale di sopravvivenza e benessere dell’individuo, ma anche terreno di incontro tra culture diverse!
Corretta alimentazione come elemento indispensabile per un sano stile di vita e “veicolo” di conoscenza delle diverse realtà del mondo e della loro reciproca influenza.
Conoscere le tradizioni alimentari di un paese significa, infatti, conoscerne la storia, la geografia, la religione, gli usi e costumi, la lingua, la cultura.
Gli approfondimenti proposti potranno costituire un’esperienza formativa per insegnanti ed alunni, i quali avranno l’opportunità di comprendere che le culture sono “intrecciate”, che esistono gusti e preferenze diverse, che riti e simboli legati al cibo nascono da storie e radici comuni.
Il progetto “Intergustando: l’incontro dei gusti e il gusto dell’incontro”, attraverso il concorso “ Mi piace un mondo”, vuole proporre lavori di gruppo, attività espressive, manuali e multimediali, esplorazione diretta di diversi ambienti alimentari, esaltando quel momento speciale sempre rappresentato dall’incontro con l’altro.