Siamo orgogliosi di annunciare che il 25 Marzo 2010 è stato inaugurato il nuovo reparto di Maternità e Pediatria dell’Ospedale cittadino di Adigrat in Etiopia, realizzato grazie al finanziamento di un filantropo italiano, Mario Maiani, e alla collaborazione fra IISMAS Onlus, l’Istituto Nazionale per la salute delle popolazioni Migranti e il contrasto delle malattie della Povertà-INMP, il Tigray Health Bureau (THB) e l’Ong etiope TIHDA. Alla cerimonia, oltre la presenza della televisione tigrigna e di alcuni giornalisti della carta stampata, hanno partecipato molte personalità e autorità: Dr. Gebreab, Direttore Tigray Health Bureau; Ing. Mario Amerini, in rappresentanza del finanziatore del Reparto, Dr. Mario Maiani;Prof. Aldo Morrone, Direttore Generale dell’INMP; Beppe Fontanarosa, collaboratore dell’IISMAS; Dr. Yemane, Executive Director TIHDA; autorevoli rappresentanti della Diocesi ortodossa, della Diocesi cattolica, e Chek Musa, Kadì Sheria musulmano di Adigrat; Dr. Zemenfeskidus, Direttore sanitario Ospedale Adigrat; Dr. Mulughetà, Responsabile del Nuovo Reparto.
Dopo il taglio del nastro, la scopertura della targa con dedica a Biagio Bailo (parroco di Roccastrada dal 1942 al 1968) e la visita al Reparto e alla guest-house realizzati in questi mesi, c’è stata la conferenza stampa di presentazione cui hanno presso parte il Dr. Gebreab, il Prof. Morrone, l’ing. Amerini e Beppe Fontanarosa.
Nella suddivisione dei compiti, l’IISMAS si è assunta l’impegno di supervisionare la costruzione della struttura ospedaliera e della residenza per i medici espatriati (monitorando costantemente il progredire dei lavori) e di provvedere al loro equipaggiamento. Il progetto è iniziato nel marzo 2009 e dopo un anno, in cui è stato costruito ed attrezzato, si è svolta l’inaugurazione.
La scelta di potenziare l’Ospedale di Adigrat con il nuovo Reparto è stata compiuta dal Ministero della Salute del Tigray (Tigray Health Bureau), sulla base delle priorità stabilite dal Governo locale per continuare il miglioramento della rete dei servizi e la promozione della salute pubblica. L’Ospedale, pur avendo un bacino di utenza stimato in circa 1 milione di persone (di cui la maggioranza ha meno di 18 anni), mancava fino ad oggi di un reparto dedicato alle cure materno-infantili e delle relative figure medico-specialistiche (pediatra e ginecologo).
Il Reparto è dotato di 30 posti letto, di cui 6 di neonatologia; dispone di una sala travaglio e una sala parto, spazi riservati al personale infermieristico e medico, un ambulatorio pediatrico con relativo ufficio di registrazione dei pazienti e sala di attesa. L’equipaggiamento comprende due concentratori di ossigeno, altrettante incubatrici e apparecchi per fototerapia e una postazione di rianimazione. Queste attrezzature garantiscono un significativo potenziamento delle dotazioni tecniche esistenti in Tigray e pongono l’Ospedale di Adigrat all’avanguardia nell’intera Etiopia, alla pari con pochissime altre strutture presenti nella sola capitale Addis Abeba.
Come già accennato, la costruzione e l’allestimento del Reparto, è stato finanziato da Mario Maiani, un benefattore di Roccastrada (Grosseto) che ha voluto realizzare questa struttura sanitaria nel Tigray per andare incontro ai bisogni di salute dei gruppi più svantaggiati della popolazione locale, vale a dire donne e bambini. Per volontà del benefattore, e in base all’indicazione fornita dall’Associazione dei Roccastradini nel Mondo, il Reparto di Adigrat è stato intitolato a Biagio Bailo, già parroco di Roccastrada dal 1942 al 1968 e promotore di innumerevoli iniziative e opere sociali che hanno promosso lo sviluppo economico e sociale della comunità e del territorio di Roccastrada.
All’apertura del centro al primo nato è stato dato il nome “Addis” che in lingua tigrigna, significa “Nuovo”. La media mensile delle nascite è stata pari a 116 nati, quindi dal marzo 2010 al maggio 2012, già sono oltre 3.000 i bambini nati e le donne che hanno potuto ricevere assistenza e cure.
Un dato rilevante, che evidenza il beneficio tratto dalla popolazione locale dal nuovo reparto, fa riferimento al numero di morti materne:376,9/100.000, che è costantemente inferiore alla media nazionale, che il Tigray Health Bureau dichiara essere di 551/100.000.