06 66736434 info@iismas.org

Progetto con il sostegno dell’Otto per Mille della Tavola Valdese

Progetto sostenuto con i fondi otto per mille della Tavola Valdese

Obiettivo generale

Promozione della salute materna e infantile delle donne partorienti presso gli Health Centers ADI/HAGRAY e Z/GEDENA della Woreda TIA/ADYABO in Tigray (Etiopia).

Il contesto

In Etiopia la povertà diffusa insieme ai bassi livelli di reddito e d’istruzione della maggioranza della popolazione, ad un inadeguato accesso all’acqua pulita e alle strutture sanitarie, a condizioni abitative e igieniche inadeguate, contribuiscono a determinare condizioni diffuse di cattiva salute e a favorire l’insorgere di malattie infettivo-diffusive.

La consapevolezza che una popolazione in buona salute sia un fattore indispensabile per lo sviluppo e la crescita del Paese, ha spinto il governo etiope ad approntare un’ambiziosa politica sanitaria in materia di controllo delle malattie infettivo-diffusive, con particolare attenzione alla malaria, alla tubercolosi e all’HIV/AIDS, che attualmente rappresentano le patologie maggiormente diffuse.

 

La finalità principale del progetto prevede di concentrare le azioni nella regione del Tigray sostenendo lo sforzo messo in atto dalle autorità sanitarie locali (Tigray Regional Health Bureau) e dai centri ospedalieri per migliorare l’assistenza sanitaria specializzata alle partorienti a livello territoriale (Health Center).

La gestione degli Health Centers è condivisa dal Tigray Regional Health Bureau con le autorità locali della Woreda (unità amministrativa locale) al fine di coinvolgere la comunità locale nelle attività di promozione della salute della popolazione.

La Woreda TIA/ADYABO comprende 8 Health Centers: SHIRARO, ADI/HAGRAY, Z/GEDENA, AD/AWALA, GEMHALO, MYUKULI, ADEMITI, BADME.

Tutti questi Health Centers sono collegati all’Ospedale Maiani di Sheraro, a cui vengono inviate tutte le emergenze.

Nella woreda TIA/ADYABO, nei villaggi che fanno riferimento agli Health centers di  ADI/HAGRAY, Z/GEDENA, a cui si riferisce la proposta progettuale, i trasporti sono molto difficili, nella stagione delle piogge impossibili e l’unico spostamento praticabile dalle case isolate è camminare per sentieri e campi, e solo di giorno perché di notte vi è il pericolo presentato dagli animali predatori. Non esistono strade, nemmeno piste battute percorribili da mezzi, e spesso l’unico strumento di trasporto utilizzabile è una barella portata a spalle dai giovani dei villaggi.  Mezzi, questi ultimi,  comunque non disponibili per le capanne isolate.

Per le donne in stato di gravidanza è dunque abituale partorire a casa, aiutate eventualmente da altre donne anziane, alcune individuate come levatrici tradizionali.  Il parto in casa diventa drammatico in caso di complicanze per la madre e il nascituro, e le statistiche hanno evidenziato come il parto in casa rappresenti la causa principale della mortalità per donne e bambini, mentre è calata in presenza di assistenza medica professionale. Il Ministero della Sanità Etiope ha investito in campagne capillari per spiegare alla popolazione quanto sia necessario per la salute della donna e del bambino  recarsi nei Centri della salute più vicini per avere assistenza, soprattutto in caso di gravidanza con complicanze. Gli Health Centers sono organizzati per supportare le donne al momento del parto, e per un eventuale trasporto d’urgenza con ambulanza  all’ospedale zonale (ad esempio se necessita un parto cesareo, o se si presentano gravi sofferenze per il neonato).

Dalla ferma volontà di abbattere la mortalità materna e neonatale,  è nata da parte delle Autorità sanitarie nazionali la concezione di una proposta per il parto “Mother friendly” (inserito ufficialmente nella strategia nazionale del Ministero della Sanità etiope). Obiettivo: conciliare il diritto alla salute con il rispetto delle tradizioni e degli obblighi familiari. Se non sono le donne ad andare ai servizi sanitari, sarà l’offerta dei servizi sanitari a venire incontro alle donne, alle loro esigenze, alla loro sensibilità e volontà  di viversi il parto e il post-parto nel pieno rispetto delle millenarie tradizioni. Senza per questo mettere a repentaglio la vita loro e dei neonati.

Attività

La proposta  consiste nella realizzazione di n. 2 “Maternity Waiting Home” collocate negli Health Centers  di ADI/HAGRAY, Z/GEDENA, ossia “Case di attesa per la maternità”, una opportunità per recarsi nei Centri sanitari dislocati sul territorio nella fase conclusiva della gravidanza, abbattendo il rischio di complicanze e non ritardando un eventuale necessario ricovero nell’Ospedale di zona, ossia il Maiani General Hospital di Shiraro. L’Ospedale di riferimento è perfettamente attrezzato per affrontare emergenze, grazie ai precedenti progetti finanziati dall’otto per mille della Tavola Valdese, ossia il rafforzamento del servizio maternità e la  realizzazione del reparto di neonatologia/pediatria in precedenza inesistente. Anche lo staff dell’Ospedale ha potuto accrescere le proprie competenze e costruire un lavoro di rete con il personale sanitario degli Health Centers grazie alla formazione effettuata con il progetto otto per Mille della Tavola Valdese 2016.

Le case ospiteranno le donne nei giorni – o settimane, secondo i casi – prima del parto, affinché siano assistite e soccorse tempestivamente in caso di emergenza ostetrica.

Inoltre il progetto prevede la realizzazione di attività complementari connesse all’obiettivo principale:

aggiornamento formativo e specialistico, teorico e on the job, del personale sanitario degli Health Centers sui temi delle emergenze ostetriche, della rianimazione neonatale;

miglioramento della sorveglianza clinica prenatale;

sensibilizzazione comunitaria nei confronti delle donne del territorio anche tramite le loro associazioni;

screening prenatale per gravidanze a rischio;

sostegno economico per le donne in gravidanza che si trovino in una situazione di particolare vulnerabilità.

Durata del progetto: 15/09/2017-31/12/2019.

Partners:  Woreda TIA/ADYABO; Tigray Regional Health Bureau