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A suon di musica

Con la prima edizione del concerto nel 2004, l’Istituto ha inteso porre le basi per un appuntamento annuale. Il 20 maggio 2005, infatti, si è svolto il “Concerto per l’Etiopia”, promosso dall’I.I.S.M.A.S. e dall’Istituto San Gallicano di Roma, con la collaborazione della Fondazione Internazionale Don Luigi Di Liegro. La sala Goffredo Petrassi dell’Auditorium di Roma ha accolto moltissimi spettatori, che hanno ascoltato musiche di Mendelssohn, Respighi, Federico Biscione e Marco Taralli, splendidamente eseguite dall’Orchestra Sächsische Kammerphilharmonie di Chemnitz (Germania), diretta dal Maestro Federico Longo, dalla pianista Ana-Marija Markovina e dal Coro Giuseppe Verdi di Roma diretto dal Maestro Alessandro Manuali.

La serata è stata presentata da Serena Bragozzi e Marco Franzelli.

I fondi raccolti nel corso della serata sono stati interamente devoluti alll’Ospedale Dermatologico Italiano di Quihà, alla periferia di Makallè, nello stato del Tigray, in Etiopia.

Impressioni sul concerto per l’Etiopia

Quante stelle! Quante stelle in questa tiepida sera di maggio, sopra l’Auditorium di Roma!

800 spettatori assistono al secondo appuntamento musicale offerto dall’I.I.S.M.A.S.

Le luci si accendono. Le note di Mendelssohm e Respighi, delle nuove composizioni di Federico Biscione e Marco Taralli riempiono la sala e sembrano rimbalzare verso il cielo. Verso l’Africa.

E…. quante stelle, sopra Quiha’ in Etiopia, guardano il nuovo Ospedale Dermatologico Italiano!

Tutto è avvolto nel silenzio: la radura arida, le case di legno e fango, la piccola costruzione in pietra grigia, il dolore, il conforto, gli ambulatori nuovi, la tenerezza, le lenzuola linde, il sollievo…la speranza.

La speranza che arriverà anche da quelle note, dalla professionalità e dalla passione del maestro Federico Longo e dei professori dell’Orchestra, dalle mani “magiche”della pianista Ana Marija Markovina, dalla straordinaria forza vocale del Coro Giuseppe Verdi di Roma, dal lavoro e dall’entusiasmo di tutti gli organizzatori….. dai “sogni” e dalle parole di Aldo Morrone!

Parole che ci raccontano “un’etica del cuore” prima che della solidarietà, ci ricordano un identico destino che dipende dalle stelle e ci invitano a guardarle. A guardare l’altro non “con gli occhi ma con il cuore”.

Dipendiamo tutti dalle stelle! Da un progetto di futuro che solo se sarà comune ed uguale per tutti, potrà portare giustizia e pace.

Quante stelle nel cielo questa sera. Forse sono proprio le stesse stelle …

Paola Scardella

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